Shivaismo Tantrico del Kashmir
e Tantra Non-Duale
Il tantra non-duale è un tantra che si basa sull’essenza del tantra della tradizione del Kashmir (shivaismo tantrico del Kashmir), cioè sulla non-dualità vissuta nella vita quotidiana.
Lo shivaismo del Kashmir (chiamato anche shaivismo non-duale del Kashmir o tantra shivaita) non è nato come mezzo per raggiungere un obiettivo, ma è un cammino mistico. Allo stesso tempo, è un’arte dell’ascolto delle sensazioni. Il culmine di quest’arte è l’apertura del cuore, cioè la libertà dagli schemi mentali che ci fanno sentire separati e, di conseguenza, il riconoscimento di essere, in essenza, la coscienza universale stessa.
Al contrario, la versione attuale dominante del tantra (neo-tantra), insegnata in centinaia di workshop e corsi, ha perso il contatto con il tantra originale. Essa propone di utilizzare l’energia sessuale a fini di crescita personale, terapeutici o per raggiungere l’estasi del piacere.
Lo shivaismo del Kashmir è una scoperta e una celebrazione della meraviglia di vivere, di avere un corpo, dei sensi e una mente che possono essere liberati dalla sofferenza psicologica attraverso il riconoscimento della nostra essenza non-duale.
Ovviamente, tutto ciò ha effetti benefici su ogni aspetto della vita.
Ma facciamo un passo indietro.
Non è facile definire il tantra.
È interessante notare che in India questo termine significa semplicemente libro, trattato. Pertanto, in India, tradizionalmente, non esiste una corrente spirituale né una religione con questo nome.
Allora, il tantra è un’invenzione occidentale o c’è qualcosa di originale in esso?
La verità è che, da molti secoli, esiste una corrente mistica, filosofica e religiosa non ortodossa (anarchica e rivoluzionaria) dell’induismo, che prende il nome di shivaismo tantrico e che contiene i preziosi semi originali di ciò che chiamiamo tantra.
Ci furono diverse scuole. Qui ci riferiamo a quella principale, chiamata Trika, creata intorno all’anno Mille da Abhinavagupta.
In Occidente è chiamata anche tantra (o tantrismo) del Kashmir.
Questo movimento rivoluzionario finì per influenzare non solo l’induismo, ma anche il buddhismo.
Il tantra non-duale, basandosi sull’essenza della tradizione tantrica del Kashmir, ci propone di vivere profondamente e intensamente ogni aspetto della nostra esperienza umana, attraverso il corpo, le sensazioni e le emozioni, senza rifiutare nulla e rendendoci conto che spesso viviamo solo nel nostro pensiero, concentrati unicamente su ciò che vogliamo ottenere, disconnessi da noi stessi e dalla realtà.
Così la vita diventa ammirazione e celebrazione della vita stessa.
Quali sono le principali caratteristiche dello shivaismo tantrico del Kashmir?
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Essere non-duale, cioè considerare tutta la realtà come una sola e ogni separazione come apparenza. Di conseguenza, non esiste separazione tra creazione e creatore. In altre parole, la realtà, in tutti i suoi aspetti, quali che siano, è la coscienza universale stessa; l’assoluto che si manifesta attraverso l’universo, che non è una creazione separata dal creatore.
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Considerare il corpo, i sensi e tutto il mondo come reali e non come illusione.
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Non c’è differenza tra materiale e spirituale, puro o impuro, e ogni parte della vita è un’espressione divina che può condurci alla liberazione. Ogni aspetto della vita quotidiana può diventare una pratica, e la sessualità è solo uno tra moltissimi.
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Il culmine del cammino tantrico è l’apertura del cuore (illuminazione, risveglio, liberazione, realizzazione sono tutti sinonimi). È l’esperienza totale della non-dualità, il riconoscimento stabile dell’unica essenza divina di ogni essere e cosa.
È importante capire che quell’illuminazione non può essere vista come un obiettivo raggiungibile dall’ego (che esiste solo in apparenza), ma come una realtà già presente e pronta per essere rivelata in qualsiasi istante. Ogni pratica serve semplicemente a preparare il terreno per questo riconoscimento e la conseguente esplosione di tutte le illusioni.

